Un mercato immenso al di là del mare

Con la crisi tedesca e l‘impasse francese, le nostre PMI che vogliono crescere all’estero devono incominciare a guardare a mercati più lontani, magari al di fuori dell’Unione Europea.

Quali sono i mercati extra UE più interessanti per le nostre aziende?

Non è necessario andare molto lontano, basta attraversare il Mediterraneo per arrivare in una delle aree con il maggiore tasso di crescita delle importazioni nel mondo: il cosiddetto MENA.

Questo acronimo sta per Middle East North Africa, che comprende una ventina di paesi che vanno dal Marocco a Ovest fino all’Iran a Est, per scendere verso i Paesi del Golfo Persico.

Secondo i dati doganali ufficiali, elaborati da ExportPlanning (www.exportplanning.com), questi paesi arriveranno ad importare nel 2024 1,3 trilioni di €, con una crescita esponenziale di quasi il 160% negli ultimi 4 anni (dal 2012 al 2020 le importazioni oscillavano tra 800 a 900 milioni).

Sempre secondo le stime di Export Planning, nei prossimi 4 anni per i paesi MENA è prevista una crescita media delle importazioni a un tasso superiore al 7% annuo.

Fra i paesi MENA ne spiccano due per dinamicità, prospettive di sviluppo futuro e, cosa non trascurabile, apprezzamento del Made in Italy: gli Emirati Arabi Uniti (EAU) e l’Arabia Saudita.

Gli Emirati Arabi Uniti, con Dubai e Abu Dhabi come poli economici principali, sono un hub globale per il commercio e l’innovazione. Negli ultimi anni, l’Italia si è affermata come uno dei principali partner commerciali degli EAU, con esportazioni che sfioreranno gli 8 miliardi di euro nel 2024.

I settori del fashion, luxury, arredamento e costruzioni rappresentano i principali motori dell’export italiano verso gli EAU. I consumatori locali apprezzano la qualità e il design unici del Made in Italy, offrendo opportunità di mercato per gioielli, macchinari, articoli di moda e prodotti cosmetici​.

L’Arabia Saudita è un mercato grande e in rapida evoluzione, sostenuto dal piano Vision 2030, un ambizioso programma di riforme volto a diversificare l’economia e ridurre la dipendenza dal petrolio.

Le importazioni dall’Italia si attesteranno nel 2024 intorno ai 5,6 miliardi di €, e le opportunità per le PMI italiane si concentrano in settori come le costruzioni, l’energia rinnovabile, il digitale e il turismo.

Grazie ai mega-progetti come Neom, una città futuristica, e agli investimenti infrastrutturali, trovano un terreno particolarmente fertile per crescere le imprese attive nei settori legati all’edilizia e alle infrastrutture.

Infatti macchinari, veicoli di trasporto e apparecchiature elettriche sono tra i principali prodotti esportati​ in Arabia Saudita dalle nostre aziende.

Per concludere, Emirati Arabi e Arabia Saudita rappresentano una grande opportunità per le aziende italiane che vogliono crescere al di fuori dei confini nazionali ma senza avventurarsi troppo lontano.

Attenzione però che, pur essendo paesi relativamente vicini, il contesto economico, politico, fiscale e soprattutto culturale è molto diverso dal nostro: l’improvvisazione può riservare brutte sorprese!

Per evitarle sono necessarie due cose: un piano ben strutturato e soprattutto un supporto locale di esperti del mercato che conoscano lingua e cultura araba.

Queste sono entrambe condizioni che ChannelMarketing è in grado di fornire grazie alla sua partnership con i2me (Italy to Middle East www.i2me.it), un’associazione di consulenti dedicati a supportare le PMI a entrare nei paesi del Medio Oriente e in particolare del Golfo Persico.

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