In una trattativa d’affari è fondamentale che la comunicazione fra le parti sia chiara e che non ci siano incomprensioni o fraintendimenti.
È un concetto banale ma la sua applicazione non è così scontata, soprattutto in ambito internazionale dove le parti parlano lingue diverse e non sempre (come in Cina) l’inglese è la soluzione.
Eppure, uno degli errori più frequenti, di imprenditori e managers che vanno in Cina per la prima volta è non prestare attenzione nella scelta dei traduttori.
Spesso, soprattutto se partecipano a una fiera, trovano un traduttore sul posto, o peggio ancora nel caso di incontri organizzati si affidano a un traduttore della loro controparte.
Il risultato sono traduzioni inaccurate, che pregiudicano la comprensione e la trasmissione dei messaggi.
Ho visto morire sul nascere molti possibili business per colpa di cattive traduzioni.
Così come ho visto rapporti d’affari degenerare a causa di incomprensioni, mai chiarite, fra le parti.
Nei rapporti di business un buon traduttore non deve solo tradurre, ma deve saper ricoprire tre ruoli importanti:
- rappresentare gli interessi dell’azienda agli occhi della controparte
- facilitare la discussione e guidarla coerentemente con gli obiettivi della tua azienda
- osservare i comportamenti del tuo interlocutore e altri elementi esterni e riportarteli correttamente
Cosa puoi fare per assicurarti che chi si occuperà delle traduzioni in Cina sappia svolgere al meglio tutte e tre le funzioni che ti ho appena citato?
Ecco alcuni consigli.
È necessario che sia di madrelingua cinese e possibilmente che abbia esperienza sia della Cina sia dell’Italia.
Deve conoscere il tuo business, la tua azienda e i tuoi prodotti; quindi, se non è un dipendente devi fornirgli un training adeguato.
Informarlo in merito agli obiettivi della tua visita in Cina e dei meeting che andrai a fare, per permettergli di svolgere al meglio il suo compito nelle modalità che ti ho descritto sopra.
Infine, fagli redigere un breve report alla fine di ogni incontro, a caldo saprà riportarti più fedelmente non solo quello che è stato detto ma anche le sensazioni che lui ha tratto dalla conversazione.