The risks of having an agent in China

Se mi dovessi chiedere (e accade spesso) qual è la cosa più importante per una PMI che voglia affrontare con successo il mercato cinese, non avrei esitazioni a rispondere:

trovare un partner locale competente, affidabile e che faccia (oltre ai suoi) anche l’interesse dell’azienda.

Nella maggior parte dei casi, per le nostre PMI significa trovare uno o più distributori/importatori.

Come farlo te l’ho spiegato nel numero quattro di questa newsletter, che trattava appunto di come trovare i distributori giusti in Cina.

A volte però le aziende mi chiedono di aiutarle a trovare un agente in Cina, per affidare a lui il compito di rappresentare l’azienda e di trovare e sviluppare i distributori.

L’opzione degli agenti è molto comune in Europa e in molti altri mercati del mondo, ma in Cina è una strada difficile e rischiosa.

A meno che la tua azienda non operi in un settore in cui secondo la legge cinese è necessaria la nomina di un agente per importare in Cina, come per esempio quello farmaceutico e quello aeronautico, ti sconsiglio caldamente di adottare questo canale.

La figura dell’agente in Cina, infatti, non è regolamentata come avviene in Italia e in Europa, per cui è facilissimo imbattersi in “agenti” molto poco professionali o addirittura truffaldini.

Saranno anzi spesso loro a venire a cercarti se partecipi a una fiera in Cina o, sempre più spesso, contattandoti sui social media.

Per l’agente cinese la rappresentanza di un brand straniero lo qualifica agli occhi dei suoi clienti, ma non è sicuramente nel loro interesse investire per farlo crescere in Cina.

Se il tuo non è un prodotto già conosciuto e apprezzato in Cina, l’unico obiettivo di queste persone è utilizzarlo per ottenere dei vantaggi immediati per la loro attività commerciale.

Per la tua azienda questo comporta 3 problemi principali:

  1. scarsi o nulli risultati di vendita, perché spesso l’agente utilizzerà i tuoi prodotti come specchietto per le allodole proponendoli a prezzi esagerati, per dirottare poi i clienti su prodotti cinesi per lui molto più remunerativi.
  2. spreco di risorse, perché l’agente non si accontenterà di una provvigione ma ti chiederà una consistente quota fissa, asserendo, non a torto, che i prodotti stranieri sono più difficili da vendere e richiedono più tempo per promuoverli e farli conoscere.
  3. rischio per la protezione del tuo brand, perché non solo lo promuovono poco e in modo sbagliato, ma nei casi peggiori se non ti tuteli adeguatamente possono “scippartelo”

Per concludere, affidarsi a un agente in Cina, come ti ho detto poco sopra non è una buona idea.

Se comunque devi o hai scelto di farlo, in attesa magari di istituire una presenza diretta, tieni bene a mente i rischi che ti ho citato e premunisciti in modo adeguato.

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